Roma


1-9-4 L’ABORTO NON E’ UN TERNO AL LOTTO

#Maipiùclandestine

#Campagna194

 

E’ partita oggi a Roma, in piazza del Popolo, la campagna nazionale “Mai più clandestine”, in difesa della legge 194. In scena la “via crucis” che una donna affronta quando decide di interrompere una gravidanza o anche solo di prendere la pillola del giorno dopo: farmacie che obiettano, consultori chiusi per tagli, ospedali che non praticano aborti, no-choice che criminalizzano le scelte delle donne, ginecologi obiettori, sono solo alcuni degli esempi rappresentati oggi in piazza per far emergere gli ostacoli a cui le donne, italiane e straniere, vanno incontro in Italia. Con un appello a Nicola Zingaretti (http://maipiuclandestine.noblogs.org/iniziative/appello-a-zingaretti/), si chiedono garanzie per la piena applicabilità della 194 nel Lazio, dove ben 8 medici su 10 sono obiettori.

Intanto in altre parti d’Italia, da Pesaro a Cosenza, donne, associazioni e collettivi stanno portando avanti iniziative di informazione e sensibilizzazione in difesa della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza.

E l’autodeterminazione femminile sarà al centro del prossimo 8 marzo, Giornata internazionale delle donne. A Roma l’appuntamento è alle 15.00 in piazza dei Condottieri per il corteo della Rete cittadina #IoDecido.

 

#IODECIDO DI MANIFESTARE!

L’8 marzo è la giornata che tradizionalmente ricorda e rivendica le battaglie e l’autodeterminazione delle donne. Quest’anno vogliamo far diventare quel giorno anche un momento di espressione e manifestazione di tutte e tutti: donne, uomini, gay, lesbiche, trans, queer, intersex, migranti, chi lotta per la casa, il lavoro, il reddito, contro le grandi opere e contro i cie.

Partendo dalla parola d’ordine “io decido” vogliamo opporci all’obiezione di coscienza che mina internamente la legge 194, vogliamo che ospedali pubblici e consultori vengano sostanzialmente rifinanziati. Siamo pront* a manifestare per avere pieno accesso alla ru486 e alla pillola del giorno dopo, per affermare la libertà di scelta sul parto, sull’aborto, sulla nostra sessualità e sulle nostre vite!

 

L’APPUNTAMENTO E’ PER TUTT* SABATO 8 MARZO

h. 15 a PIAZZA DEI CONDOTTIERI (Pigneto).

Oggi la pioggia non ci ha fermato, come annunciato eravamo in Piazza del Popolo a mettere in scena la “via crucis” che una donna si ritrova a fare nel caso in cui decida di interrompere la sua gravidanza.

Una manciata di stazioni che rappresentavano i luoghi dove prova ad andare una donna (rappresentata da una “pupazza” dal vestitino viola) per poter abortire. In ognugno di questi posti risposte a dir poco scoraggianti, arrestano il percorso della “pupazza”, che talvolta si ritrova a dover ricorrere alla clandestinità per poter abortire e spesso con l’esito di un alto rischio di morte.

Durante la performance stampa e curiosi si sono avvicinati per seguire la “processione” della donna in viola  che dalla farmacia al consultorio incessantemente provava a trovare una via legale per poter abortire.

Ringraziamo le donne e le associazioni presenti e che hanno aderito alla campagna per la piena attuazione della 194.

Femministe Nove  e Laboratorio Donnae

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RASSEGNA STAMPA

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1 marzo 2014

Piazza del Popolo (lato Pincio)

dalle ore 15.00

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siamo anche state intervistate se vuoi ascoltarci vai sul link di radio MFLA

 

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Sabato 1 Marzo
ore 15.00
Piazza del Popolo, Roma

#maipiùclandestine
Campagna in difesa della 194

Sabato 1 marzo parte #maipiùcladestine, campagna in difesa della 194, legge per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza. A promuoverla diverse realtà, associazioni, collettivi e singole donne da anni impegnate nella perenne battaglia contro chi questa legge tenta in tutti i modi di minarla.

Sulla scia delle proteste spagnole, nate da una proposta di legge del governo di centrodestra che vuole smantellare la legge sull’aborto, autorizzandolo solo in caso di stupro, di rischio per la salute fisica o psichica della donna e di gravi anomalie del feto, anche l’Italia si mobilita: obiettivo è costruire una rete in tutto il territorio nazionale affinché si tenga alta l’attenzione sul diritto alla salute delle donne e sulla libertà di scelta. L’attacco alle donne spagnole non è infatti solo una questione nazionale: sotto scacco sono tutte le donne europee, basti pensare che il 10 dicembre scorso il Parlamento europeo ha bocciato la “Risoluzione Estrela” che chiedeva che l’aborto fosse legale e sicuro per le donne in tutti i paesi dell’Unione.

Da noi la battaglia si concentra sulla richiesta della piena applicazione della legge conquistata nel 1978. Nel nostro Paese, infatti, il problema non è la legge quanto la sua difficile applicazione, dato il numero elevatissimo di medici obiettori di coscienza – ben 7 su 10 – nel sistema sanitario pubblico. In Italia è una manciata di medici a garantire l’applicazione della 194, i non obiettori sono così pochi che spesso non fanno altro che praticare aborti. Tra 10 anni, quando questa classe medica sarà in pensione, la 194 sarà completamente inapplicabile. (altro…)