Lazio


stopStop all’obiezione di coscienza nei consultori. Il decreto appena approvato dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti mette fine all’esercizio dell’obiezione per i ginecologi e il personale medico non coinvolti direttamente in procedure attive di interruzione volontaria di gravidanza: alle donne che scelgono di abortire va garantita l’informazione e la continuità assistenziale prevista dalla 194. L’atto ribadisce inoltre che il personale operante all’interno dei consultori è tenuto per legge a prescrivere i contraccettivi, compresa la pillola del giorno dopo e dei cinque giorni dopo e ad applicare i sistemi contraccettivi meccanici.

Una buona notizia, che va in direzione di una migliore applicazione della legge 194, cui deve ora far seguito un impegno analogo su un fronte ancora più problematico, gli ospedali pubblici: nel Lazio l’obiezione di coscienza tra i ginecologi ospedalieri si attesta infatti al 91,3% e in 10 strutture pubbliche su 31 non si eseguono interruzioni di gravidanza, nonostante la legge escluda l’obiezione dell’intera struttura ospedaliera.

Chiediamo ancora una volta al presidente Zingaretti di prendere tutti i provvedimenti necessari a garantire la piena applicazione della legge e l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza in tutti gli ospedali pubblici e convenzionati del Lazio.

 

firma la petizione

25 MARZO – Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato oggi una delibera per ampliare le modalita’ per l’interruzione volontaria di gravidanza medica negli ospedali del Lazio mediante la somministrazione della pillola Ru486.Fino ad oggi, infatti, era previsto che l’aborto medico con la pillola Ru486 si potesse effettuare solo in regime di ricovero ordinario della durata di 3 giorni. ru_486

Con il provvedimento adottato dalla Giunta Zingaretti si stabilisce che il trattamento farmacologico potra’ avvenire anche in Day hospital. Spettera’ comunque al medico, che prende in carico la paziente, la decisione di estendere o meno la durata del ricovero, ovviamente sulla base del quadro clinico della donna. (altro…)

1-9-4 L’ABORTO NON E’ UN TERNO AL LOTTO

#Maipiùclandestine

#Campagna194

 

E’ partita oggi a Roma, in piazza del Popolo, la campagna nazionale “Mai più clandestine”, in difesa della legge 194. In scena la “via crucis” che una donna affronta quando decide di interrompere una gravidanza o anche solo di prendere la pillola del giorno dopo: farmacie che obiettano, consultori chiusi per tagli, ospedali che non praticano aborti, no-choice che criminalizzano le scelte delle donne, ginecologi obiettori, sono solo alcuni degli esempi rappresentati oggi in piazza per far emergere gli ostacoli a cui le donne, italiane e straniere, vanno incontro in Italia. Con un appello a Nicola Zingaretti (http://maipiuclandestine.noblogs.org/iniziative/appello-a-zingaretti/), si chiedono garanzie per la piena applicabilità della 194 nel Lazio, dove ben 8 medici su 10 sono obiettori.

Intanto in altre parti d’Italia, da Pesaro a Cosenza, donne, associazioni e collettivi stanno portando avanti iniziative di informazione e sensibilizzazione in difesa della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza.

E l’autodeterminazione femminile sarà al centro del prossimo 8 marzo, Giornata internazionale delle donne. A Roma l’appuntamento è alle 15.00 in piazza dei Condottieri per il corteo della Rete cittadina #IoDecido.

 

#IODECIDO DI MANIFESTARE!

L’8 marzo è la giornata che tradizionalmente ricorda e rivendica le battaglie e l’autodeterminazione delle donne. Quest’anno vogliamo far diventare quel giorno anche un momento di espressione e manifestazione di tutte e tutti: donne, uomini, gay, lesbiche, trans, queer, intersex, migranti, chi lotta per la casa, il lavoro, il reddito, contro le grandi opere e contro i cie.

Partendo dalla parola d’ordine “io decido” vogliamo opporci all’obiezione di coscienza che mina internamente la legge 194, vogliamo che ospedali pubblici e consultori vengano sostanzialmente rifinanziati. Siamo pront* a manifestare per avere pieno accesso alla ru486 e alla pillola del giorno dopo, per affermare la libertà di scelta sul parto, sull’aborto, sulla nostra sessualità e sulle nostre vite!

 

L’APPUNTAMENTO E’ PER TUTT* SABATO 8 MARZO

h. 15 a PIAZZA DEI CONDOTTIERI (Pigneto).

Oggi la pioggia non ci ha fermato, come annunciato eravamo in Piazza del Popolo a mettere in scena la “via crucis” che una donna si ritrova a fare nel caso in cui decida di interrompere la sua gravidanza.

Una manciata di stazioni che rappresentavano i luoghi dove prova ad andare una donna (rappresentata da una “pupazza” dal vestitino viola) per poter abortire. In ognugno di questi posti risposte a dir poco scoraggianti, arrestano il percorso della “pupazza”, che talvolta si ritrova a dover ricorrere alla clandestinità per poter abortire e spesso con l’esito di un alto rischio di morte.

Durante la performance stampa e curiosi si sono avvicinati per seguire la “processione” della donna in viola  che dalla farmacia al consultorio incessantemente provava a trovare una via legale per poter abortire.

Ringraziamo le donne e le associazioni presenti e che hanno aderito alla campagna per la piena attuazione della 194.

Femministe Nove  e Laboratorio Donnae

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I nostri lavori continuano per domani a Roma

1 marzo 2014

Piazza del Popolo (lato Pincio)

dalle ore 15.00

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siamo anche state intervistate se vuoi ascoltarci vai sul link di radio MFLA

 

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